Sambiglion
Aria nuova, che attinge dal passato e lo rinfresca, lo aggiorna e ne conferma la attualità; per Ruben Caparrotta, poco più che trentenne e un certo bagaglio di esperienze già accumulato, sembra essere una missione, da tradurre in musica, già dal singolo d'esordio del 2009, Anche le mosche indossano i Ray-ban.
Un soprannome preso da Sandokan e la voglia di cantare canzoni che non abbiano una data di scadenza, ma che possano attraversare indenni periodi come questo e restare naturali e genuine come prodotti coltivati con cura. Da queste premesse nasce Tu eri lì, il suo primo album, pubblicato per La Stanza Nascosta Records.
Otto brani prevalentemente acustici, un gusto spiccato nella scelta delle parole, richiami evidenti alle sue passioni musicali, dagli chansonnier d'oltralpe, ai cantautori genovesi, con Rino Gaetano come spirito guida (ed invero alquanto affine) ed uno sguardo intelligente al grande tesoro della musica popolare di ogni epoca. Un suono che non sovrasta le parole, ma che denota maestria, curato da Gabriele Loffredo, Diego Antonucci (chitarre), Fabio Capalbo (batteria) e Salvatore Papotto (tastiere e archi).
Il risultato è un disco che sorprende per maturità, ma è allo stesso tempo accattivante e contemporaneo, con una leggerezza che spinge alla riflessione più che al disimpegno, non tanto per una critica sociale ma per un invito al miglioramento personale. Crisi interiori, faide tra protettori, prostituzione e corse tra uffici comunali e moduli, alta finanza; storie che offrono sempre diverse chiavi di lettura e di conseguenza diverse interpretazioni, regali che l'ascoltatore deve fare propri assecondando il proprio gusto e la propria sensibilità.
Momenti intensi come Mastro Misciu dove la leggerezza lascia il posto alla rabbia nel parlare di povertà e lavoro in Sicilia o USA, giocata tutta sulla polisemia del titolo e l'eterno conflitto tra il sogno a stelle e strisce e le ombre nascoste dietro alla Statua della Libertà.
Un esordio che fa decisamente ben sperare, soprattutto perchè Sambiglion ha notevoli margini di miglioramento ed appare alla ricerca di un suo stile personale, che senza rinnegare le ispirazioni, le declini in un linguaggio tutto suo.
01. Lunatica
02. Ritmo di vita
03. Troppo spesso
04. Mastro Misciu
05. Tu eri lì
06. L'Etrusco
07. USA
08. La più bella