Mideando String Quintet
Tecnicamente viene chiamata “New
acoustic music”, l’ascolto dice che siamo di fronte ad uno spontaneo mix di
blues, country, jazz e musica etnica, suonato prevalentemente in acustico e
caratterizzato dal fortissimo impatto degli incroci vocali, che i cinque Mideando utilizzano per creare armonie
gioiose, solari. Tutte le direzioni
è un lavoro che esprime gioia, forse anche il titolo non è casuale, pensando
alla felicità che suscita “l’andare”, l’esplorazione, la scoperta.
Ed un approccio di questo tipo lo
si ritrova anche nella scelta delle cover inserite nell’album e “piegate” al
suono degli strumenti acustici a corda – ma proprio per questo interiorizzate e
rielaborate in modo da valorizzarle sotto una luce differente: Video killed the radio star e These are the days of our lives, suonano
fresche, originale ed “ammorbidite” nei loro spigoli ritmici originali, anche
se, da questo punto di vista, l’operazione più geniale è la trasformazione di You’re the one that I want da pezzo anni
‘50 a ballata country, con tanto di mandolino pizzicato, più in sintonia con
una festa campestre che con il “canonico” drive in.
Del resto il successo che il
quintetto sta ottenendo, specie all’estero, nell’ambito di manifestazioni blues
e bluegrass, testimonia il livello notevole della proposta, non solo dal punto
di vista tecnico, ma anche da quello dell’originalità. Anche in questo caso, come
in molti altri casi simili, il passaparola fra gli appassionati ha “fatto il
miracolo”, riuscendo a diffondere una proposta che, veicolata attraverso le
radio, avrebbe potuto avere prima il meritato successo, ma, probabilmente, ai
cinque musicisti piace pensare che sia stato meglio così. Spontanea la proposta,
spontanea la diffusione: in fondo l’artigianalità delle cose spesso fa rima con
genuinità.
01. Mio capitano
02. Sono sogni
03. Ora che
04. Wonderful town
05. You’re the one that I want
06. Turkey in the straw
07. Will the circle
08. Video killed the radio star
09. These are the days of our lives
10. Mani
11. 6 agosto 1945
Riccardo Targhetta: voce, percussioni
Fabiano Guidi: chitarre, djembe, voce
Mirko Zanzarin: basso, voce
Alessandro Chiarelli: violino, voce
Stefano Santangelo: mandolini, mandocello, armonica, voce