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Danilo Sacco

Un altro me

Dopo 19 anni come voce solista dei Nomadi, Danilo Sacco, reduce da non trascurabili problemi cardiaci, si è reso conto di non poter più gestire lo stressante ritmo di concerti della band guidata da Beppe Carletti. Anche se probabilmente non il solo, certamente questo è stato uno dei motivi che più hanno pesato sulla difficile scelta di separarsi da quegli amici con cui Danilo ha condiviso centinaia di canzoni e migliaia di chilometri. Dopo iniziali ma poco credibili propositi di ritiro, è per forza di cose riemersa la voglia di esprimersi musicalmente, di comporre e di esibirsi dal vivo, anche se con frequenze meno assidue.

Danilo Sacco si è circondato di un gruppo di validi amici musicisti ed il risultato delle loro session è Un altro me, undici tracce inedite che segnano l’inizio di una nuova vita artistica. Danilo stesso ha definito il suo esordio “arrabbiato” con testi più rivolti verso il sociale che al contenuto politico. Alcune tracce sono chiaramente vicine allo stile dei Nomadi (Non cammineremo mai, L’aurora, Io non ho che te), ma in altre si percepisce la passione per territori musicali profondamente diversi e legati alla tradizione rock americana. Questo interesse era facilmente riscontrabile anche solo curiosando tra alcuni suoi vecchi video presenti in internet. In piccoli concerti, al di fuori del circuito Nomadi, era solito proporre anche cover di artisti come Robbie Robertson, Bob Dylan e soprattutto Tom Petty. La canzone che da il titolo all’album ne è la prova palese, il muro di suono che fa da contrappunto alla voce sembra scaturire dagli Heartbreakers di Tom Petty, e la foto centrale che arricchisce il libretto è l’ulteriore conferma: Sacco seduto davanti ad una coppia di amplificatori Marshall con a fianco una chitarra elettrica Rickenbacker, strumento di riferimento del rocker americano. L’amico Massimo Bubola ha composto per l’occasione un interessante brano (Non ho santi in Paradiso) che Danilo interpreta con trasporto. Alle registrazioni di questa sua “opera prima”, hanno preso parte Davide Tagliapietra (chitarre), Lele Melotti (batteria), Paolo Costa (basso), Valerio Giambelli (chitarre), Andrea Mei (tastiere/fisarmonica) e Jean Pierre Rodriguez (percussioni).

Ottimi musicisti, quindi, per questo suo esordio in studio, ma con alcuni di loro Danilo ha scelto di condividere anche la parte live. Giambelli (Statuto), Mei (ex Gang) e Rodriguez (Omnia Symponhy Orchestra) fanno infatti parte anche del gruppo che lo accompagna in concerto, completato da altri due ottimi elementi: Antonio “Rigo” Righetti (Rocking Chairs, Ligabue) al basso e dal figlio d’arte Tommaso - Tommy - Graziani (Luca Jurman), alla batteria, che con il fratello Filippo in questi anni sta portando avanti un lavoro di rivisitazione del repertorio di loro padre, il grande Ivan Graziani. Ma tornando al disco di Danilo Sacco, Un altro me è un buon progetto ma ha i pregi e i difetti dell’opera prima di un artista per molti anni legato ad una situazione così fortemente consolidata. Il lavoro compositivo andrà sicuramente perfezionato, prendendo con decisione una propria strada che, visto il suo background musicale di respiro internazionale, siamo certi avrà ancora molte carte da giocare. 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Davide Tagliapietra
  • Anno: 2012
  • Durata: 45:11
  • Etichetta: Warner

Elenco delle tracce

01 Non cammineremo mai

02 Un altro me

03 Aprimi

04 Cane

05 L’Aurora

06 Io mi ricordo

07 Non ho che te

08 Io non lo so

09 Dinamite

10 Mekong

11 Non ho santi in paradiso

Brani migliori

  1. Un altro me
  2. Mekong
  3. Non ho santi in paradiso

Musicisti

Danilo Sacco: voce Davide Tagliapietra: chitarre elettriche e acustiche  - Valerio Giambelli: chitarre elettriche e acustiche  - Andrea Mei: hammond, piano, tastiere, fisarmonica  - Jean Pierre Rodriguez: percussioni  - Lele Melotti: batteria  - Paolo Costa: basso