Cardo
Le radici musicali di Cardo sembrano arrivare dal pop rock cantautorale italiano di fine anni settanta e inizio ottanta, quando lui non era ancora nato. In questo ep, fatte le dovute proporzioni, ci sono gli echi e le atmosfere del primo Vasco Rossi, quello di Silvia per intenderci, dell’album ….Cosa vuoi che sia una canzone…,e non soltanto per la cadenza del cantato in alcuni passaggi, ma anche per la capacità di rimettere al centro la leggerezza delle chitarre e la presenza discreta dei fiati, messi al bando negli ultimi anni dal manierismo indi (Mai miss you).
Un amaro, grazie è il titolo di una raccolta di brani che svelano uno sguardo che parte dal bancone di un bar di periferia e mira al cuore del disagio degli under trenta che cercano la svolta esistenziale nella vita di città, in un lavoro all’estero, o nello sballo del weekend, per poi fare i conti con la propria precarietà (Radiosveglia). I grandi sogni e la voglia di correre lontano dalla provincia restano solo un analgesico che non risolve le contraddizioni più profonde. Ma le canzoni di Cardo non sono malinconiche, anzi, in brani come Dammi da bere e Portami al mare, intrecciano intelligentemente domande e risposte per trovare una via d’uscita individuale e allo stesso tempo generazionale, mantenendo in questo l’approccio del primo Carboni, o affidandosi a una spensieratezza ironica e pungente alla maniera della troppo presto dimenticata Steve Rogers Band di Massimo Riva. Per ora è un ep, vedremo Cardo alla prova del disco, ma intanto possiamo tranquillamente dire che le premesse sono buone, e in un magma di definizioni che tendono a collocare chiunque, ci sentiamo di dire che siamo di fronte a un giovane cantautore pop-rock che scrive e arrangia belle canzoni, senza l’assillo delle mode del momento.
01. Lascia stare
02. Mai miss you
03. Dammi da bere
04. Radiosveglia
05. Portami al mare
Mirko Di Fonso alias Cardo: voce, chitarra e tastiere - Tommaso Pacchioni: chitarra e cori - Francesco Pontillo:basso e tastiere - Luca Rizzoli: batteria - Marco Nardi: sax - Letizia Mandolesi: cori