ultime notizie

Lilith Festival: Genova tra pop, rock ...

di Alberto Calandriello Periodo di intensissima attività per l'Associazione Culturale Lilith, punto di riferimento per la cultura a Genova ed in Liguria, che da pochi giorni ha dato il ...

Andrea Tich & le Strane Canzoni

Una Cometa di Sangue

Andrea Tich si definisce un autore che “fa musica sommersa, non allineata": una tale definizione è uno stuzzicante manifesto per chi ascolta musica oggi e soprattutto per chi deve accostarsi ad un doppio album, a 24 canzoni.
Il songwriter di origine siciliana ha iniziato la sua carriera discografica in Cramps nel 1978 con Masturbati (prodotto da Claudio Rocchi) e pubblica oggi Una Cometa di Sangue, suo quarto disco, dopo Le strane canzoni (2008) e Siamo nati vegetali (2010).

Quattro anni di silenzio fecondo hanno nutrito per bene questo nuovo disco composto di rimodulazioni di brani che vanno dagli anni '70 ad oggi e di innesti sonori di varia origine. "Amo collezionare registrando porzioni di vita privata, per poi inserirle come note musicali nelle canzoni". Un diario con voci e rumori, tessuti sonori e molta elettronica, come il trattamento della voce usata come strumento insieme alle intersezioni.

Scritto e suonato insieme a Claudio Panarello, Una Cometa di Sangue suscita curiosità: elettro-pop delicato e penetrante, con una voce calda ed efficace nell'interpretazione.  Cosa ci sarà mai in queste "Strane canzoni"? Amore, tantissimo amore raccontato in modo diretto, semplice e mai banale, sentimenti quotidiani, approdi, consapevolezze e solitudini, visioni urbane e costellazioni interiori.
Una Cometa di Sangue vive in uno spazio dilatato dove non c'è tumulto che non possa essere affrontato con serenità; la serenità è il sentimento che avvolge interamente il concept, mai urlato, mai scomposto, sognante, ma terreno. L'autore sfida apertamente il nostro modo di ascoltare errante e poco verticale e lo fa componendo un disco doppio, assumendosi il grande rischio di assecondare il suo naturale invito che pare recitare: "Io, voglio cantare io/ vivo di vita normale perciò io canterò…" (La leggenda della voce solitaria).

Ventiquattro brani densi e multisensoriali, un flusso di emozioni senza vette o precipizi, un percorso in cui Tich (da bravo folletto) ci fa da guida, indica sentimenti romantici e vigorosi, affresca rabbia trasformata in potenza e nostalgia in consapevolezza. Difficile scegliere la più bella, la migliore, ma La leggenda della voce solitaria, Parallasse secondo me, Un senso di realtà, la title-track, Se un giorno vedrai, Ti Porterò, Strade di città e Io tempo ti conosco, restano impresse. Non è un caso che in coda troviamo Il posto (dove è andato Claudio Rocchi) – un delicato saluto all'amico scomparso (qui sopra una foto di Rocchi molto giovane).

Potrebbe piacere in egual misura ad un pubblico indie e al nostalgico amante del prog, potrebbe intrigare un appassionato di krautrock e ammaliare un pubblico votato ai cantautori. Di sicuro un disco per chi ama le cose preziose.

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Claudio Panarello
  • Anno: 2014
  • Durata: 105
  • Etichetta: Snowdonia

Elenco delle tracce

01. Biodiversi
02. Sono solo i tuoi occhi
03. L’aria che ti attraversa
04. Parallasse secondo me
05. Amore sconfinato
06. Canzone per Enzo
07. Voglia di cambiare
08. La leggenda della voce solitaria
09. Siamo soli più che mai
10. Misteriosa
11. Sento nel cuore la pioggia
12. Un senso di realtà
13. Una cometa di sangue
14. Se un giorno vedrai
15. Vecchio mondo
16. Chiodi fissi
17. Star con te
18. Ti porterò
19. Strade di città (che non conosco)
20. Farfalla fluorescente
21. Ma perché incontrarti
22. Puoi cantare
23. Io tempo ti conosco
24. Il posto (dove è andato Claudio Rocchi)

 

Brani migliori

  1. Parallasse secondo me
  2. Ti Porterò
  3. Strade di città

Musicisti

Andrea Tich: chitarre elettriche, acustiche, armoniche, VST e voce  -  Claudio Panarello: batterie e percussioni  -  Enzo Bianca: armonizzazioni vocali in Siamo soli più che mai  -  Raffaella Rava: voci in Parallasse secondo me  -  Francesco Lombardo: chitarra basso in Puoi cantare  -  Maurizio Marsico: pianoforte in Strade di città e tastiere in Parallasse secondo me  -  Diego Pascal Panarello: synth umano in Puoi cantare