Syria
Syria è
tornata. Con oltre dieci anni di carriera alle spalle, Cecilia Cipressi si ripropone
al pubblico con Un’altra me, album che rende omaggio alle band più
interessanti dello scenario indipendente italiano. Una scelta originale e
coraggiosa quella di Syria che abbandona toni pacati e leggeri per far spazio a
un’immagine musicalmente più interessante. Undici cover di gruppi indie molto
apprezzati come Deasonika (Non dimentico più, uno fra i momenti più
gradevoli dell’album, brano che la band lombarda portò a Sanremo nel 2006 con
scarsa fortuna), Mambassa (altra piccola perla, Canzone d’odio)
Northpole, Perturbazione e Marta sui Tubi, più un delizioso inedito di Sergio
Endrigo, Momenti.
L’intento di Un’altra me è quello di andare in un’altra direzione, oltre quel
pop di facile ascolto che per anni ha segnato la carriera di Syria. Arrangiamenti
curati e avvolgenti che portano la firma di Leziero Rescigno e che danno
libero sfogo all’intensa vocalità della cantante, che mai come stavolta,
dimostra d’essere capace di spaziare tra rock, elettronica, new-wave e accenni
jazz. Un disco in cui spicca omogeneità di suoni e concetti che Syria riesce a
far suoi, senza per questo stravolgere la sua identità d’interprete melodica,
ma dando prova d’aver raggiunto una certa maturità artistica.
Il progetto è stato prodotto da Cesare Malfatti dei La Crus e il suo
tocco un po’ cupo e introspettivo indubbiamente si sente. Brani fino ad ora
rimasti nell’ombra di gruppi poco conosciuti, ma decisamente interessanti del
circuito indie, vengono allo scoperto grazie all’intensa interpretazione
dell’artista romana. Sono lontani i tempi in cui l’ex pupilla di Claudio
Mattone, poco più che diciottenne e vestita di bianco, vinceva il Festival di
Sanremo con la scanzonata “Non ci sto”.
01. La distanza
02. Prenditi cura di me
03. Le paure
04. Canzone d’odio
05. Non dimentico più
06. Cenere
07. L’antidoto
08. 4 gocce di blu
09. Momenti
10. 1968
11. Terra
12. Il modo migliore
Cesare
Malfatti: chitarre e
programmazioni
Leziero Rescigno: batteria e tastiere
Luca Saporiti: basso
Davide Rossi: archi e orchestrazioni