Marlene Kuntz
Settimo album in studio per la band cuneese a cui bisogna aggiungere due album live e tre Ep. Una carriera iniziata dalle sonorità noise e ora approdata a questo Uno, che non è affatto un traguardo, bensì rappresenta una nuova partenza. I Marlene, infatti, ricominciano (quasi) daccapo, portandosi dietro una valigia piena di citazioni e ospiti d’eccezione.
L’esordio di Godano nell’editoria libraria (“I vivi” edito da Rizzoli) ci offre lo spunto per capire il cambiamento. Che fonde musica, letteratura e poesia. La dimensione extratestuale (musicale in questo caso) è emblematica. La canzone che dà il titolo all’album è l’ultima della scaletta: l’uno posizionato alla fine. La fine non come termine bensì come inizio. Ermeneutica poetica pura.
Assieme ai Marlene, una costellazione di musicisti e scrittori (nel libretto una storia per ogni canzone) fa brillare l’album come una stella (ovviamente parliamo di una supernova). Dal pianoforte di Paolo Conte alla penna di Stefano Benni, passando per Greg Cohen (di solito alla corte di Tom Waits), Tiziano Scarpa e gli archi di Igor Sciavolino. Le sperimentazioni che avevano contraddistinto il rock caustico degli esordi, i testi pieni di rabbia icastica e pregni di malinconia isterica, lasciano il posto ad arpeggi armoniosi, polifonie orecchiabili, cori, ritornelli, pause e respiri intensi, contenuti meno neri e ad un unico grande tema: l’amore.
A confermarlo, lo stesso leader della formazione: il fuoco d’ispirazione che ha forgiato l’album è da ricercare nella letteratura dello scrittore russo Vladimir Nabokov e particolarmente in una frase tratta da uno dei suoi libri: “Esiste un solo vero numero. Uno! E L’amore, a quanto pare, è l’esponente migliore di questa unicità”.
01. Canto
02. Musa
03. 111
04. Canzone ecologica
05. Fantasmi
06. La ballata dell’ignavo
07. Abbracciami
08. Sapore di miele
09. Canzone sensuale
10. Negli abissi fra i palpiti
11. Stato d’animo
12. Uno
Cristiano Godano:
voce, chitarra elettrica e acustica
Riccardo Tesio:
chitarra elettrica, tastiera, synth
Luca Bergia:
batteria, percussioni
Paolo Conte:
pianoforte in #2
Greg Cohen:
contrabbasso in #1, #2, #4, #10
Ivana Gatti: cori
Igor Sciavolino:
direzione, arrangiamento, orchestrazione in #11
Vittorio Cosma:
organo, pianoforte in #2, #4, #8