unòrsominòre
Questo disco d'esordio è stato registrato interamente in analogico, senza nessun ausilio digitale, e si sente. I suoni sono sinceri e intensi, con una tensione emotiva che è percepibile anche ad un primo ascolto. Dietro al progetto unòrsominòre c'è Kappa, leader dei Lecrevisse, che prosegue così con questa nuova formazione il suo percorso musicale.
Di Kappa sono le musiche e i testi, ed è proprio l'aspetto lirico a a dare quel valore aggiunto che rende questo album una piacevole sorpresa e un qualcosa su cui scommettere. L'intima riflessione e la scelta – ardita – di scrivere in italiano, fanno di questo disco un piccolo gioiello di introspezione dove è bandita ogni banalità e si sfiora la poesia.
Lodevole, inoltre, la scelta di reinterpretare “Disincanto” di Ivano Fossati in chiave rock, il cui risultato ne conferma le capacità e le scelte intelligenti.
I brani che aprono il disco, “La coscienza di meno” e “Gagarin”, si collocano perfettamente nelle sonorità indierock che guardano ai grandi gruppi internazionali, mentre con “Un orso minore” e “Sono stato anch'io sereno” i ritmi si fanno meno incalzanti, ma altrettanto d'impatto.
Al centro dell'album “Il mio diario”, dalla lirica melanconica e serenità delicate, ma il risultato migliore è ottenuto con il brano “Le notti difficili” dove musica e testo (oltretutto ispirato al titolo di una raccolta di Dino Buzzati) si fondono in modo coerente e molto piacevole: degno di nota il pianoforte (ad opera di Bob Meanza, in questo brano).
Nella tradizione più indie non può mancare la traccia nascosta lasciata ad una struggente chitarra, voce e poco di più: degna conclusione di un album che non passa inosservato.
01. La coscienza di meno
02. Gagarin
03. Un orso minore
04. Sono stato anch'io sereno
05. Il mio diario
06. Non sono tranquillo
07. Glory days
08. Discanto
09. Le notti difficili
10. Di passaggio (gli scheletri)
11. Rochet #1
Kappa: voce e chitarre, sintetizzatori, percussioni, pianoforti Ted: basso elettrico Manuel: batteria Bob Meanza: piano Paola “Dilaila” Colombo: voci