Francesca Romana
Il colore rosso Vermiglio evoca suggestioni che hanno a
che vedere con il sangue, la passione,
la morte, l'amore, il fuoco... Tutti elementi che compongono questo disco, a parere di chi scrive uno
dei migliori esordi discografici di quest'anno, amalgamato e plasmato
sull'appassionata ed estrema femminilità dell'autrice. Francesca Romana (all'anagrafe Perrotta) compone undici canzoni in
cui la donna assume una centralità assoluta. Sia nell'espressione lirica del
sentire della cantautrice, sia nel suo presentarci personaggi femminili che
hanno un valore quasi simbolico, nel loro essere aggressive, disperate, offese,
sole, sibilline, vinte o vincitrici, ma mai arrendevoli.
Senza nessuna rivendicazione o
ideologia, Francesca Romana narra il punto di vista femminile di vicende di
donne condannate da una storia tramandata al maschile (Salomé, Francesca
da Rimini in Paolo).
Una canzone d'autore che sfocia
talvolta in un timido rock, altre volte in ballate melodiche. Sempre però con
una grande attenzione ai testi, composti con una scrittura estremamente
evocativa (Canzone verde,
Mille maschere), che procede per immagini, anche negli episodi più
narrativi (Paolo, Salomé). Le ambientazioni sono per lo più
notturne (Silenzi e polvere, L'incantesimo) e intrise di un
sottile senso di magia e mistero (L'incantesimo, Il gioco perfetto, 'Mara a mie),
ma anche di malessere (Aiutami), desiderio e ambiguità (La seta).
C'è anche spazio per le origini della cantautrice leccese, in quella 'Mara a mie (in parte
cantata in dialetto) che prende spunto dal morso della taranta per descrivere
una situazione di svolta, un trovarsi catapultata in un altrove che è altro
rispetto a ciò che gli altri ritengono essere la nostra identità, con quel
gusto, che è di tutto il disco, di sovvertire gli stereotipi umani.
Un brano di forte impatto, come
quasi tutti, grazie anche a un'interpretazione coinvolgente e a una voce
camaleontica che passa dal querulo al roco, che sa esprimere un vigore da
rocker in Il gusto amaro, ma anche dolcezza e turbamento.
01. L'incantesimo
02. Il gusto amaro
03. Mille maschere
04. Silenzi e polvere
05. Paolo
06. Aiutami
07.Salomé
08.Il gioco perfetto
09.'Mara a mie
10. Canzone verde
11. La seta
Francesca Romana: cori e Farfisa in #9
Vanni Crociani: pianoforte
Massimo Marchez, Giuseppe
Bonomo: chitarra acustica e elettrica
Cristian Bonato: Rhodes, Wurlitzer, synths
Francesco Cardelli: basso
Tomaso Graziani: batteria e percussioni
Andrea Costa: violino
Gionata Costa: violoncello
Pino Zimba: loop di tamburelli in #9