Enten Hitti
Si sono interrogati i più grandi filosofi della storia su quale fosse il significato della musica, se avesse un legame con la realtà o fosse una forma d’arte del tutto astratta. Molto spesso è stato detto che la musica è complessa proprio perché non si può dire che abbia rimandi alla materia o a un tema specifico, ma in fondo, quando ascoltiamo un brano o un disco, se è il lavoro di validi artisti e artiste, sentiamo che ci sta parlando di qualcosa, attraverso quali canali lo faccia, è tema da sviscerare e scoprire. A maggior ragione, quando ascoltiamo un disco come Via Lattea che vuole interpretare un tema profondo e ancestrale come quello della femminilità, affiorano questioni sul suo significato e i rimandi ad altre dimensioni. Quale miglior risultato per un artista se non quello di aver aperto questioni.
Enten Hitti è un gruppo fondato da Pierangelo Pandiscia e Gino Ape. Il disco è composto da 12 brani ed è realizzato con la collaborazione di molti ospiti amici dell’ensemble (Vincenzo Zitello, Juri Camisasca, Jenny Sorrenti, Antonio Testa, Alio Die, Julia Berger, Paola Tagliaferro, Claudio Milano, Gamelan Gong Cenik...). Ad un primo impatto il disco somiglia molto alla musica da meditazione che si usa nello yoga e in generale nelle discipline olistiche. C’è un utilizzo di tanti strumenti di origine diversa, dal violino, al pianoforte fino ad arrivare a sonorità etniche più lontane come quelle del gamelan indonesiano o zither nordeuropeo, poi voci eteree, cori, e musica elettronica. Tutto è molto soffuso e regala ampi spazi, la voce spesso viene usata come uno strumento musicale mentre le armonie rimangono ferme sul sentiero del conosciuto.
Più di ogni altro aspetto è interessante la fusione tra ambienti e suggestioni fredde e calde: ci si muove dal caldo orientale (Love’s Consequences) alle lande desolate dei paesi più nordici (Compassion of a Star) fino ad arrivare al mite clima occidentale (Petra). Talmente etereo e allo stesso tempo materico questo lavoro che richiama sensazioni fisiche di freddo e caldo.
Forse proprio perché il linguaggio musicale è fortemente astratto che diventa il più adatto a viaggiare attraverso temi come quello proposto dagli Enten Hitti in questo disco. L’ensemble, che da sempre lavora sulla sperimentazione sonora e artistica in generale viaggiando attraverso il mondo arcaico e contemporaneo, ci regala un passaggio nel mondo della femminilità, dello spazio sonoro ed immaginativo ad essa legata, attraverso i luoghi in cui la cultura del “sacro femminile” ha preso corpo oltre 4000 anni fa.
Un lavoro sicuramente ben fatto che offre, a chi è disposto a ricevere, spazi, emozioni, sensazioni non sempre lineari, forse più spesso circolari grazie ai rimandi, ritorni e richiami di temi e suoni che attraversano l’intero disco.
www.entenhitti.it
https://www.facebook.com/profile.php?id=100063743852385
https://youtu.be/onccv-4_Kyk
01. Via Lattea
02. The Swam Arm
03. Where Orion Fish Dream
04. Black Perseus
05. Petra
06. Compassion of a Star
07. Love’s consequences
08. Sacred Heart Lullaby
09. That Careless Stream Flowing Inside Us
10. What Clouds Know
11. Beyond the Saffron Colored Ways
12. Alma De Niqua