Gianmaria Testa
Quando un album vince un premio importante come la Targa Tenco, il lavoro che verrà dopo è sempre una difficile prova, anche quando gli anni di esperienza sono davvero tanti. Per questo Gianmaria Testa deve aver aspettato così tanto per sfornare - dopo Da questa parte del mare uscito nel 2007 - il suo nuovo lavoro Vitamia.
Un disco pensieroso e assorto, dove le note degli strumenti sembrano il naturale prolungamento di una meditazione serena, sul mondo e su di sé. A fianco di brani più convenzionali come Nuovo, che peraltro ha un testo di una semplicità illuminante, si spazia tra suggestioni latine e risvolti jazzistici di ottima fattura. Gianmaria Testa non è certo schizzinoso di fronte a una chitarra elettrica, e già con Rrock, qualche anno fa, mostrava un certo gusto verso queste sonorità; in questo disco supera se stesso prima con un elegante assaggio blueseggiante in Lasciami andare, poi con due brani dedicati al mondo del lavoro.
Cordiali saluti è un sarcastico messaggio di licenziamento, parlato più che cantato a suon di wah-wah e filtri elettronici sul sassofono; Sottosopra è poi un brano forse ancora più energico, con i suoni della batteria che sembrano riprendere i rumori di una fabbrica, quella in cui lavora l'operaio protagonista della canzone. Non manca poi lo spazio per i brani cantautoriali in senso stretto, svolazzi della mente come 18mila giorni, forse il testo più interessante dell'intero disco, dialogo interiore con una "vita mia" da cui non ci si aspettano risposte, carico di una pacata introspezione da cui scaturisce la poesia più sincera.
http://www.gianmariatesta.com/
01. Nuovo
02. Lasciami andare
03. Lele
04. Dimestichezze d'amor
05. Cordiali saluti
06. 18mila giorni
07. Aquadub
08. Sottosopra
09. 20mila leghe (in fondo al mare)
10. Di niente, metà
11. La giostra