ultime notizie

Lilith Festival: Genova tra pop, rock ...

di Alberto Calandriello Periodo di intensissima attività per l'Associazione Culturale Lilith, punto di riferimento per la cultura a Genova ed in Liguria, che da pochi giorni ha dato il ...

Biglietto per l'Inferno

Vivi. Lotta. Pensa.

Nel 1972 condussero Lecco all’interno del gotha del rock progressivo italiano, vissero tre anni intensissimi, testimoniati dall’album d’esordio Biglietto per l'Inferno, dal secondo lavoro Il tempo della semina, registrato nel 1975 e pubblicato postumo nel 1992, e da Live 1974, testimonianza delle loro performances dal vivo. Poi un lungo silenzio, durato oltre trent’anni. Fino al 2007, quando Giuseppe “Pilly” Cossa, Mauro Gnecchi e Giuseppe “Baffo” Banfi, con la “benedizione” di Claudio Canali, voce, flauto e flicorno della formazione originale, diventato nel frattempo frate, ridestarono la “creatura”, divenuta Biglietto per l'Inferno. Folk, e pubblicarono nel 2009 Tra l'assurdo e la ragione, l’album che ha segnato il rientro sulle scene della band.

Oggi, con una formazione rinnovata in cui, a Cossa e Gnecchi, membri fondatori, si sono affiancati un gruppo di validi musicisti di estrazione jazz e folk, è giunto il momento di chiudere il cerchio, e per fare ciò il Biglietto ha deciso di pubblicare questo nuovo lavoro Vivi. Lotta. Pensa. in cui, oltre all’inedito Narciso e Boccadoro, ha recuperato ed inserito un brano del primo album, L’amico suicida, e tre brani del secondo album, Vivi Lotta Pensa, Mente solamente e La canzone del padre, rivisitati e rielaborati con lo stile che contraddistingue la band nella sua attuale conformazione. Quasi scomparse le tracce dell’hard rock originario, la band ha virato verso un prog-folk di ispirazione “tulliana”, che mantiene intatta la grinta primigenia a cui però affianca suoni meno spigolosi, intermezzi acustici, intrecci vocali e strumentali più raffinati e complessi. Fondamentale, in questa trasformazione, l’apporto dei nuovi componenti: la voce di Mariolina Sala, i fiati di Ranieri Fumagalli e Renata Tomasella, le corde di Carlo Redi e Pier Panzeri ed i bassi di Enrico Fagnoni hanno impresso una svolta decisa e perentoria al sound, smussando le asprezze ed ammorbidendo i suoni.

Il lavoro è curatissimo, arrangiato in maniera equilibrata, ed è la naturale evoluzione del precedente album in cui la band aveva soltanto abbozzato i cambiamenti in programma: in questo senso l’aver rivisitato brani che davvero provenivano da un’altra “epoca” ha significato non soltanto riprendere un discorso mai abbandonato, ma creare i solidi presupposti per una sua evoluzione. Se il termine “progressivo” ha un significato, altro non può essere che quello di far evolvere le composizioni ed i suoni, di non riproporre pedissequamente quanto già fatto ma di creare le basi per una prospettiva futura. La discografia del Biglietto per l’Inferno era estremamente scarna, e riproporla così com’era sarebbe stato rischioso, avrebbe potuto suonare “vecchio”: in questo modo, invece, il gruppo lecchese ha annullato i trent’anni di silenzio, ha riallacciato i fili di un discorso e di una storia e si è ripresentato con un piglio deciso ed attuale, ma soprattutto con una immutata personalità.

Per usare una frase sintetica, si può dire di essere di fronte ad un rinnovamento realizzato nel solco della tradizione; perché se di rock progressivo si tratta, nel vero e pieno senso del termine, non può affatto voltarsi indietro ma deve, per potersi esprimere pienamente, guardare avanti.

 

 

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Produzione artistica: Biglietto per l’Inferno, Luca Zugnoni
  • Anno: 2015
  • Durata: 43:04
  • Etichetta: AMS/Btf Records

Elenco delle tracce

01. Vivi Lotta Pensa
02. Narciso e Boccadoro
03. La canzone del padre
04. Mente solamente
05. L’amico suicida

Brani migliori

  1. Vivi Lotta Pensa
  2. Narciso e Boccadoro
  3. La canzone del padre

Musicisti

Mariolina Sala: voce  -  Giuseppe “Pilly” Cossa: pianoforte, tastiere, fisarmonica, organetto diatonico  -  Ranieri “Ragno” Fumagalli: cornamusa, flauti diritti, ocarine  -  Mauro Gnecchi: batteria, percussioni  -  Enrico Fagnoni: contrabbasso, basso elettrico, basso acustico, chitarra acustica  -  Renata Tomasella: piffero, flauti dritti, ocarine  -  Carlo Redi: violino, mandolino, chitarra acustica  -  Pier Panzeri: chitarra elettrica, chitarra acustica