Stefano Risso
Secondo capitolo di un lavoro suddiviso in tre parti, e dedicato alla vocalità femminile; il contrabbassista Stefano Risso ha sottoposto ai suoi colleghi una serie di brani, senza segnalarne loro gli autori, cosicchè potessero interpretarli senza alcuna “influenza” derivante dal fatto di conoscere o meno l’artista che li ha realizzati; e mentre nel primo episodio sono stati raggruppati brani di vari musicisti, in questo secondo passo tutte le tracce che sono state registrate appartengono alla penna dell’autore.
Vocifero Vol. 2 – Composizioni, è un lavoro agile, esprime una musicalità liquida, sciolta, non si avventura in complesse architetture ritmiche, ma sin dai primi passaggi trasmette grande tranquillità, piacevolezza di ascolto, rilassatezza armonica.
Di fatto sembra quasi, più che un album costruito e ragionato a tavolino, una sorta di jam-session divisa in dieci movimenti; Il 10 Aprile, tra gli altri, è forse il brano che maggiormente rappresenta l’approccio utilizzato nel realizzare l’album: musicisti che suonano in libertà, senza sentirsi legati, riff che si rincorrono in maniera del tutto naturale e spontanea, un flusso di idee continuo che scorre suscitando una sensazione palpabile di gioia nel suonare insieme...
La stessa modalità di interpretazione si ritrova poco dopo in Funerorleans, brano decisamente agli antipodi nello spirito, eppure realizzato con la stessa sincera istintività.
Il mood che permea l’intero album è dunque improntato ad una generale serenità; non troviamo le bizzarrie ritmiche del jazz più avanguardistico, e nemmeno parti soliste sovraccariche ed emotivamente di grande, o eccessiva, tensione; si predilige l’aspetto più introspettivo, come in Terra, brano in cui, di fatto, tutti gli strumenti si ritagliano uno spazio proprio senza per questo creare fastidiose o forzate sovrapposizioni; le stesse sensazioni si possono cogliere in Ney, e nella più articolata 5,41, forse l’unico pezzo che si autocompiace della propria “forma”.
Da ascoltare, certo, ma in un certo senso da “sorseggiare”, a mente libera ed in un’atmosfera, perchè no, un pochino “pigra”...
01 Canzone della sera
02 Il 10 Aprile
03 Funerorleans
04 Terra
05 Ney
06 5,41
07 21 repliche
08 Una notte alla finestra
09 Notte insonne
10 Lilla
Andrea Ayace Ayassot: soprano and alto sax Stefano Battaglia: piano Stefano Risso: bass Marco Zanoli: drums