Paolo Ricca
Quattro anni dopo “Batik” Paolo
Ricca torna in sala d’incisione con una certa grinta, e con la voglia di
moltiplicare le proprie direzioni musicali. Rrimangono tra le righe del
pentagramma alcune delle suggestioni mediorientali che avevano caratterizzato
il precedente lavoro, ma già dall’incipit di Volcano si intuisce
chiaramente che, parafrasando una vecchia pubblicità, c’è “musica nuova in
cucina”. Il suono riporta inequivocabilmente alla fusion elettrica degli anni ottanta,
anche i timbri sonori fanno riferimento, nella fattispecie, all’Elektric Band di Chick Corea: Libra in questo senso ne è un chiarissimo
esempio, con le sue progressioni di tastiere, la batteria “percussiva” e speso
in up-tempo, il basso vivace e dalla grande dinamica, anche se non mancano
certamente gli elementi distintivi, il clarinetto ad esempio, vero strumento
solista e protagonista al pari delle tastiere nel dettare le armonie.
L’approccio di Ricca è davvero
paragonabile a quello di una sorta di cuoco, che raccoglie ingredienti
differenti, talvolta anche difficilmente associabili, e riesce a sintetizzarli
creando suoni ariosi, che ispirano positività; si può dire, indubbiamente, che
ciò che traspare in modo inequivocabile da queste tracce è la forte personalità
dell’autore, unita alla decisione ed alla espressività dei suoi compagni di
viaggio.
Siamo di fronte a sonorità che
superano agilmente gli steccati di “genere”, e che ampliano generosamente quel
concetto di musica “mediterranea” che spesso viene spontaneo associare
all’approccio che molti autori italiani hanno nei confronti dei brani
strumentali; anche nella bella cover di Amara Terra Mia il Mediterraneo
c’è, ma è assai più vasto, e risente, per così dire, dei “viaggi sonori”, dei
percorsi effettuati lungo altre rotte, fendendo altre acque, da cui trarre
continua e profonda ispirazione.
01. Volcano
02. Libra
03. Marysol
04. Dervish jazz
05. Amara Terra Mia
06. The Woodpecker
07. Big sur
08. Lost in time
09. Spanish flow
10. B.i.t.s
Paolo
Ricca: piano,
keyboards
Diego
Mascherpa: clarinet
Andrea Manzo:
electric, double
bass
Maurizio
Plancher: drums, percussion
Gilson Silveira: percussion