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Verdena

Volevo Magia

Esistono alcuni lavori discografici che non vanno giudicati solo per la qualità e la bellezza della musica che propongono ma, il fatto stesso che siano stati pubblicati, ed in quel momento storico particolare, basta a sancirne la valenza e la portata epocale. Volevo Magia dei Verdena, uscito a settembre del 2022, è uno di questi.
In sette anni di silenzio dal loro ultimo lavoro “Endkadenz” il mondo è stato stravolto, è successo di tutto, ed in particolare abbiamo dovuto resistere a due delle più travolgenti sciagure del secolo: il Covid ed i Måneskin. E se dal covid ne stiamo uscendo, i secondi continueranno a contaminare, con il giro di DO, il mondo della musica rock, anche a suon di premi internazionali, ancora per un po’ (si scherza, eh, ma non troppo…).

Queste tredici tracce arrivano come un epitaffio, una saetta dal Sinai, come le tavole scolpite nella pietra, a ricordarci che questo è stato, che questo è, e che nient’altro può essere di diverso da questo il rock italiano. Si vestono maluccio, i Verdena, che si sappia: camicie a quadroni aperte sulle t-shirt, felpacce, jeans sdruciti e qualche vestitino nero appena più lezioso per la bionda bassista Roberta Sammarelli, dei cui capezzoli, in ventisette anni di carriera, nulla ci è stato consentito di conoscere. Ma quando i fratelli Ferrari inforcano chitarra e batteria, non c’è più spazio per i lustrini, i mascara e le tutine in latex: bastano i primi nove secondi di Pascolare per riportare a casa Marlena a suon di ceffoni.

 

Sia chiaro: Volevo Magia non è un disco “nuovo” se ci si riferisce alla storia musicale del gruppo, nel senso che non rappresenta una svolta o una virata rispetto allo stile Grunge e Stoner Rock cui i Verdena ci hanno abituato, e neanche prova a rappresentare una innovazione nel linguaggio e nelle partiture, anzi. Rispetto ai sette precedenti lavori questo sembra essere una sorta di appendice, un prolungamento tardivo: come se queste tracce fossero state momentaneamente poggiate e dimenticare su qualche scalino sudicio del “pollaio”, il noto studio di registrazione di proprietà del gruppo, per poi essere riprese, ripulite e riproposte al loro pubblico. Che poi parlare di “pulito” con la musica dei Verdena mette sempre un poco di soggezione: mai nessun gruppo al pari di loro ha saputo nobilitare lo sporco delle distorsioni, la raucedine della voce, l’irruenza e la veemenza della batteria e trasformarlo in qualcosa di melodicamente più ascoltabile anche per le orecchie più delicate. Ed ecco dunque Crystlal Ball, impetuosa fiammata in tempo dispari, che ti obbliga a pogare anche da solo sulla sedia, e poi il martellare rabbioso del basso in mezzo alle tempie di Cielo Super Acceso con quello strano finale in psychedelico, e poi l’urlo posseduto e liberatorio di Alberto Ferrari in stato di grazia nella canzone che dà il titolo all’album Volevo Magia, forse la più verdeniana delle tracce. Ma forse i momenti musicalmente più alti e raffinati di questo album sono da ricercarsi proprio nei due brani apparentemente più “leggeri”, ovvero la delicatissima ballad Sui ghiacciai e poi, non a caso, il brano cui è stato dedicato l’unico videoclip del cd, il brano Chaise Longue dai sapori indie pop.

Un atto di fedeltà, così possiamo riassumere questa ultima fatica dei Verdena, prima di tutto a sé stessi, alle loro origini di “nirvana italiani”, poi alla genuinità della musica rock, che non significa, ed è giusto ricordarlo alle nuove generazioni abbeverate dai talent show, scimmiottare sul palco baci saffici e strumenti spaccati: un album, insomma che, per citare Fossati, “…in fondo viene a dirti, che la tua anima (del rock) non è morta”.

Foto di Paolo De Francesco

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Alberto Ferrari
  • Anno: 2022
  • Durata: 51:28
  • Etichetta: Capital Records Italy / Universal Music

Elenco delle tracce

01. Chaise Longue

02. Paul e Linda

03. Pascolare

04. Certi Magazine

05. Crystal Ball

06. Diabolik

07. Sui Ghiacciai

08. Volevo Magia

09. Cielo Super Acceso

10. X Sempre Assente

11. Paladini

12. Sino a Notte (D.I.)

13. Nei Rami

Brani migliori

  1. Pascolare
  2. Volevo Magia
  3. Sui ghiacciai

Musicisti

Alberto Ferrari (voce, chitarra, tastiere, pianoforte)
Luca Ferrari (batteria, percussioni, synth)
Roberta Sammarelli (basso, tastiere, cori)