Carlo Maver
Volver come il brano-simbolo di Carlos Gardel. Volver come uno dei capolavori di Pedro Almodovar (dove a un certo punto Penelope Cruz ci offre una magistrale versione appunto del pezzo di Gardel). Volver come svariati album, a cominciare da quello firmato una trentina d’anni fa da Dino Saluzzi ed Enrico Rava. Dino Saluzzi bandoneonista, come colui che con quella magica parola (che significa “tornare”) ha appena intitolato un nuovo, bellissimo lavoro discografico, fatalmente solitario, come non di rado capita (dallo stesso Saluzzi, argentino della provincia di Salta, con cui Carlo Maver ha studiato rimanendone irrimediabilmente segnato, a Daniele Di Bonaventura) a chi ama poggiarsi sulle ginocchia il “piccolo organo” totem del tango. Qui oltre tutto, a insaporire ulteriormente la pietanza, Maver si produce qua e là anche al flauto, in diverse accezioni, concertistiche o più squisitamente etniche. La cosa più singolare, se vogliamo, è che nel disco l’omonimo pezzo di Gardel non c’è, e pur tuttavia l’unico tema non a firma del bandoneonista bolognese, Soledad, è appunto del grande tanguero curiosamente nato in Francia (Tolosa) e morto in Colombia (Medellin).
“Volver – come ci viene esplicitamente detto – è musica che viene dal silenzio e dal silenzio è attratta. Lavora per sottrazione lasciando alle pause un ruolo quasi determinante.” Niente di più vero: il clima è magico e liturgico, suggestivo e aromatico. Senza una briciola di enfasi. Tutto si muove morbidamente, senza fretta. Ci vuole una certa disposizione, per apprezzarlo in toto, ma è una disposizione che ci auguriamo largamente che ogni fruitore di musica di sani appetiti possegga in giusta dose. Se così non fosse si priverebbe nello specifico di un’esperienza di ascolto assolutamente corroborante, quasi terapeutica.
Foto di Daniele Franchi
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01. Partenze
02. Da lontano / From afar
03. Soledad
04. Fino alla fine / Until the end
05. Llamada
06. C’era una volta / Once upon a time
07. Solo lunatica / Moody solo
08. Terre vaste / Vast lands
09. Preludio
11. Preghiera per Romualdi e Fabiani / Prayer for Romualdi e Fabiani
12. Shardana
13. Terre vaste ripresa / Vast lands reprise
14. Monodica / Monodic
15. L’abbandono / The Abandonment
16. L’ultimo dei Morlacchi / The last of the Morlacchi
Carlo Maver: bandoneon, flauti