Alessandra Celletti
Se Alessandra Celletti, già collaboratrice di Mario Castelnuovo e degli Agricantus, aveva dato di sé un'immagine singolare con i suoi “Chi mi darà le ali” e “The Golden Fly” ecco che la pianista romana compie un balzo in avanti con Way Out. Dopo aver dedicato i precedenti lavori esclusivamente al pianoforte, Alessandra Celletti ha dato vita a un progetto dove non solo ha suonato, ma cantato in inglese con l'accompagnamento di un batterista, nella fattispecie Fabio Ferri. La solista presenta momenti di pianoforte solista alternati a quelli con il canto e le percussioni. I primi possono essere considerati piccole introduzioni, “ponti” o momenti di passaggio agli altri. E il risultato è sorprendente perché pur non essendo una cantante Alessandra Celletti usa la voce come strumento di grande forza drammatica. Non sembri ingannare il timbro alto, quasi etereo. Per questi brani serve questa voce, che sia per la splendida Hundred Points (solo apparentemente una filastrocca) o per la ballata Drops of Life, o per le più ritmate Foolish Child e specialmente Seventh Heaven, dove la voce si sovrappone in un alternarsi tra melodia e parlato. E il pianoforte sembra combattere una lotta titanica con il canto, tra melodie sempre più ispirate e tecnica di alto livello. Forse è questa la strada che Alessandra Celletti dovrà percorrere per conquistare un pubblico più vasto.
01. Dear To Me
02. Hundred Points
03. Burning
04. Drops Of Life
05. I Descend To You, You Ascend To Me
06. Gold
07. Circles
08. Nirvana
09. The World Is A Ball
10. Through Your Eyes
11. Two Trees
12. Every Moment
13. Sing For Me In The Forest
14. Ask Me
15. Foolish Child
16. Seventh Heaven
17. Chi mi darà le ali
Alessandra Celletti: piano e voce Fabio Ferri: batteria e percussioni