Enzo Pietropaoli
I lavori di Enzo Pietropaoli hanno il pregio di saper sposare semplicità (apparente, almeno) e compiutezza, lungo una linea espressiva riconoscibile. Magari non dischiuderanno orizzonti inusitati, ma sono condotti con sicuro buon gusto. Quest’ultimo cd del bassista genovese/romano non fa eccezione: equamente diviso tra brani originali e riletture di materiale altrui, affronta ogni frangente nel segno di un’estrema chiarezza espositiva, che vuol dire anzitutto capacità far cantare (e respirare) la musica. Molto si deve alla naturale propensione melodica (a iniziare dalla voce strumentale) di contrabbasso e tromba: Pietropaoli coglie nel segno soprattutto quando inforca l’archetto, mentre Fulvio Sigurtà, non da oggi tra i più limpidi talenti del panorama nazionale, ha un suono impostato secondo canoni classici, bello, pieno, pulitissimo.
Nel mazzo dei dieci temi complessivi, al di là di quelli targati Pietropaoli, fra i quali spiccano Il cuore azzurro, solcato da una cantabilità dolente che si apre poi a una palpabile danzabilità (altro elemento tipicodi Pietropaoli), e Onda minore, svolto in avvio proprio nel segno del binomio tromba/contrabbasso, va segnalata almeno la presenza di Wild Horses dei Rolling Stones, elegante episodio in trio, e di quell’autentico gioiellino che è Quella cosa in Lombardia di Fiorenzo Carpi (per Enzo Jannacci, fra gli altri), parte in duo piano/tromba con sordina e parte in quartetto.
www.enzopietropaoli.com
01. Il mare di fronte
02. Smooth and Blue
03. Pour que l’amour me quitte
04. Il cuore e l’azzurro
05. Onda minore
06. Wise Up
07. Wild Horses
08. Tum Ko Dheka
09. Quella cosa in Lombardia
10. Elliptical Song
Fulvio Sigurtà: tromba Julian Mazzariello: pianoforte Enzo Pietropaoli: contrabbasso Alessandro Paternesi: batteria