Hot Gossip
A guardarli sono da collocare dentro e fuori
il codice estetico “dandy-emo-meneghino”, aggettivo quest’ultimo di riferimento
a Milano dove militano sebbene siano di Varese. Ad ascoltare il loro You look faster when you’re young ne
evinciamo che i tre Hot Gossip – nome
da manierismo british o omaggio al pezzo
dei Jon Spencer Blues Explosion (che è in fondo ciò di cui speriamo)? – suonano
un rock’n’roll compatto e secco che echeggia molto di più di quanto scateni a
pelle il codificato suono delle molteplici e inflazionate band della scena
anglo-americana contemporanea. Tuttavia c’è un non so che nei pezzi di “You
look faster when you’re young” – nonostante il rimescolio sonoro
pluri-derivativo omaggiante ed echeggiante in primis ai Television, ma anche ai
Buzzcocks e addirittura ai Clash – che attira ed elettrizza seppur per la
durata temporale della vita di una farfalla. “Da ascolto in macchina in serate
ebbri con stile” in pratica, anche se è apprezzabile il suono analogico puro,
scandito da ritmica punk, dal bel tiro di chitarre adrenaliniche e dalle
melodie profuse di sole estivo. Infatti tutto il disco è pieno di una fumosa
energia, come se i ragazzi volessero convincerti di essere vigorosi e
divertenti, ma poco più in là al quinto ascolto si devitalizza e appiattisce,
tramortito da se stesso e dal rappresentare l’inutilità di un altro artificioso
album “un po’pop, garage, punk, rock, new wave…” del nuovo millennio.
E’ appurato e dilagante che i
neo-musicisti della scena rock contemporanea si ispirino spesso e volentieri a
band del calibro dei sopra citati, qui, oltremanica ed oltreoceano, ma permettersi
di farlo solo se si è esteticamente all’altezza. Si rischia che ci si inchiodi
al palo da soli. Perciò perché non arricchire prima la già dinamica ed
interessante scena indie nostrana con roba fresca e spontanea senza dover
travestirsi per invidia culturale da ciò che non si è per dna, apparenza e vera
pulsione rock?
01. Everybody else
02. And again
03. At night
04. Fast in the rain
05. Call the rangers
06. You better know
07. You name it
08. What we are
09. Little secrets
10. Cops with telephones
11. Days of the weak
12. Father