Graziano Romani
Ognuno di noi ha avuto, da ragazzo, un idolo, un eroe, quel personaggio che avrebbe voluto imitare, di cui si sarebbero volute vivere le avventure, magari in un altro tempo, in altri luoghi, quel personaggio che ha sollecitato la nostra fantasia, alimentato i sogni, che a volte è diventato, per il suo coraggio, la sua determinazione, il suo animo, una sorta di inconscio riferimento.
Graziano Romani, chitarrista e “singer” dalla spiccata vena blues, compie con il suo Zagor King of Darkwood, un piccolo capolavoro di affetto, di riconoscenza e di risveglio della memoria, andando ad omaggiare, appunto, Zagor-Te-Nay, lo “Spirito con la scure”, uno dei maggiori protagonisti dei fumetti italiani a partire dai primissimi anni ’60.
Quindici tracce che raccontano l’universo di Darkwood, il “regno” di Zagor, ne tratteggiano i personaggi, ne descrivono alcuni luoghi, riportano alla memoria avventure che, per molti, erano ormai sepolte sotto la polvere del tempo, rinchiuse in qualche baule in soffitta...
E’ come riaprire, all’improvviso, una porta sul passato, far scattare un lucchetto, girare la chiave in una vecchia serratura un po’ indurita... le pagine in bianco e nero degli “albi” che abbiamo sfogliato da ragazzi diventano musica, le parole racchiuse nelle “nuvolette” di inchiostro si tramutano in canzoni, il racconto senza tempo riallaccia i fili della memoria e le avventure, i volti, le espressioni ritornano, attuali, come dei vecchi amici mai del tutto dimenticati.
Dal blues, suo territorio congeniale, Graziano Romani si avventura anche su “piste” meno usuali, che conducono a situazioni geograficamente distanti in cui, ad esempio, Molly Malone viene raccontata con melodia tipicamente irlandese, mentre con Cico Felipe Cayetano Lopez y Martinez y Gonzales, si passa il confine giungendo in Messico; altra protagonista, fondamentale perchè anche sulla carta è stata il “contenitore” dei racconti, è la natura: Darkwood, Clear water home, The willow tree, Darkwood rag, narrano gli spazi in cui le vicende prendono forma.
Un mondo fantastico che, dalla china e dall’inchiostro, si dirige verso il pentagramma per ricordarci che, forse, il tempo non è passato...
01 Darkwood
02 The song of wandering fitzy
03 Clear water home
04 The minstrel boy
05 Molly Malone (duet with Andy White)
06 Cico Felipe Cayetano Lopez y Martinez y Gonzales
07 The willow tree
08 Darkwood rag
09 On top of old smoky
10 Guitar Jim
11 The tin star
12 Bring on the bad guys
13 Wilding’s dream
14 Zagor King of Darkwood
15 Darkwood demo
Graziano Romani: lead and backing vocals, acoustic guitar, harmonica Lele Cavalli: acoustic guitar, acoustic bass, acoustic 12 string guitar, bass, spanish guitar Pat Bonan: drums and percussions Franco D’Aniello: tin-whistle, flute Andy White: lead and backing vocals Giulia Nuti: violin Paola Torricelli: background vocals Niki Milazzo: acoustic dobro guitars Matthew Ryan: lead vocals, acoustic guitars