Zzolchestra
Partiamo con uno stralcio del ritratto che di se stessi ci offrono quei singolari personaggi che compongono Zzolchestra, definito un “progetto d’insieme che nasce dall’equanime e appassionato apporto di musicisti di diversa estrazione e collaborazioni (Mariposa, Orchestra Automatica, I Quattrocentocolpi, Moorder, Teatro delle Macerie, Le Tremende, Marco Parente, Beatrice Antolini, Samuel Katarro, Alessandro Grazian, I Germogli, ZZOLC e molti altri ancora). Il repertorio è costituito di brani originali ora evocativi, ora stralunati, non scevri da una sana vena garzonesca e “uccellatoria”. Il nome non si fa, ma è evidente che ad essere evocato è inequivocabilmente l’indimenticato Frank Zappa, referente piuttosto diretto di questa musica che si muove sul crinale fra un jazz per grosso organico di segno contemporaneo e certo post-rock progressivo. Innumerevoli momenti dell’album rimandano senza tema di smentite al genio di Baltimora. Il che, detto per inciso, è un complimento, non il contrario.
In un abile bilanciamento fra collettivi (comunque prevalenti) e spunti del singolo (per lo più in sinergia con altri), ci sono episodi sofficemente funkeggianti (tipo Pasta e fagioli), sibillini inserti testuali (Vanda, Romeo) solcati da un non-sense a sua volta di chiaro referente zappiano (come, più ancora, il rincorrersi/attorcigliarsi dei fiati, la timbrica d’insieme così fortemente segnata dal vibrafono, le impennate repentine, il moto costante, che non è solo ritmo, certe schitarrate, ecc.), mentre un insolito aplomb (a tratti quasi solenne) attraversa l’iniziale Il segreto valzer di Alessia e, più avanti, Lejos.
Insomma: un album che non annoia di certo (qualche soluzione tende un po’ a ripetersi, è vero, ma si tratta in definitiva di un marchio di fabbrica che si ripropone). Aspettiamo quindi gli undici “zzolchestrali” (tutti di area bolognese) a un’ulteriore prova (del nove?). Di dischi del genere, sia quel che sia, possiamo dire fin d’ora che c’è un gran bisogno.
www.myspace.com/zzolchestra
01. Il segreto valzer di Alessia
02. Seicinque
03. Alblues
04. Pasta e fagioli
05. Somaro
06. Framartime
07. Vanda
08. Lejos
09. Romeo
Alberto Polese: cornetta Andrea Rigatti: sax alto Elena Maestrini: sax alto e soprano Giovanni Gonano: sax tenore Massimiliano Gollini: sax baritono Antonio Sodano: vibrafono Paolo Bottacin: wurtlitzer, piano Alberto Danielli: chitarra, tuba Valerio Canè: theremin, contrabbasso, basso elettrico Giambattista Tornielli: basso elettrico, violoncello, voce Enzo Cimino: batteria di custodie, percussioni