Un manipolo di solisti prossimi a un jazz di matrice squisitamente contemporanea (Aroni Vigone in primis, non a caso con Palmieri, per parte sua avvezzo alla computer-music, autore di tutte le musiche del cd) veste di suoni un gruppo di poesie della torinese Francesca Valente. Un ruolo determinante, in suddetto ...
Un materiale tematico apparentemente eterogeneo, con quattro pagine di Bollani, due del bassista Jesper Bodilsen (Orvieto e Edith), altrettante brasiliane (Dom de iludir di Caetano Veloso e Brigas nunca mais di Tom Jobim) e una classica, Improvisation 13 en la mineur di Poulenc, dà quasi miracolosamente luogo a un album ... Leggi tutto »
Pugliese dell’entroterra garganico (San Severo) e romano d’adozione, Luca De Nuzzo firma con questo Jòmene e jòmene (uomini e uomini) il secondo lavoro a proprio nome. Gli fanno da cornice musicisti sopraffini, magistralmente valorizzati dagli arrangiamenti di Federico Ferrandina, sempre preziosi ed evocativi, specie sul piano timbrico (in ... Leggi tutto »
Borderline, cioè sul crinale. O magari su tanti crinali: quello geografico, un Friuli brado conficcato fra Austria e Slovenia, il cui dialetto, altrettanto brado, riempie questo singolarissimo, notevole album, alternandovisi con svariate altre parlate, fra cui inglese e italiano (ma nei titoli non mancano neppure gli ideogrammi…); quello linguistico, conseguentemente ... Leggi tutto »
Non si può negare che questo album riveli da subito un impatto tutto particolare, fortemente caratterizzato. “Ti aspetterò fino alle quattro”, ripete martellante l’incipit di Cenere al vento; e poi l’attesa prosegue: le otto, le dieci… E ancora, in Ho visto, il tormentone è “ho visto un fenicottero ... Leggi tutto »
Il nome di Gerardo Balestrieri non dovrebbe trovare spiazzato chi si occupa con attenzione di cantautorato. Il trentottenne giramondo (è nato a Remscheid, in Germania, ma poi si è spostato non poco) è stato infatti già tre volte al Premio Tenco, dove in particolare, nel 2007, il suo “I nasi ... Leggi tutto »
Pur in un mondo variamente popolato come quello della canzone d’autore, debuttare a cinquantasei anni mantiene un che di sorprendente. Il genovese Franco Boggero, di professione storico dell’arte, lo fa, e con questo Lo so che non c'entra niente, inciso dal vivo nell’agosto 2008, sfiora addirittura ... Leggi tutto »
Pressoché omonimo del film di Davide Ferrario “Tutta colpa di Giuda” (fra gli interpreti anche Luciana Littizzetto), titolo a sua volta identico al brano d’apertura e che attraversa appunto il soundtrack della pellicola, questo album rivela i contorni di una proposta già sufficientemente matura e definita, pur trattandosi in ... Leggi tutto »
Opera prima del calabrese Carmine Torchia, trentadue anni e una laurea in architettura in bacheca, Mi pagano per guardare il cielo, sul mercato già da alcuni mesi, evidenzia una proposta a suo modo insolita: una vocalità esile, neanche troppo da cantante, abbinata a una scrittura (musica e testi, questi ultimi ... Leggi tutto »
Vincenzo Pomar, cinquantaquattro anni compiuti da poco, palermitano, un decennio vissuto a Parigi, si unisce qui al quartetto jazz (al settantacinque per cento argentino: la stessa incisione si è svolta a Buenos Aires) del pianista Maurizio Curcio, coautore delle musiche, nonché responsabile degli arrangiamenti, di questi brani, ad eccezione di ... Leggi tutto »
Dopo sette anni di silenzio discografico, Bobo Rondelli torna sul mercato col terzo album a suo nome (a cui vanno aggiunti quelli con gli Ottavo Padiglione). Rondelli è di Livorno, dove non pochi lo considerano un “geniaccio”, e si augurano vivamente che una notorietà tuttora piuttosto di nicchia non ne ... Leggi tutto »