Anni fa un giovanissimo Alice Cooper intitolava il suo ottavo album in studio Welcome To My Nightmare; ebbene, trentasei anni dopo, anche se con un approccio musicale indubbiamente differente, gli Outopsya prendono idealmente a prestito quel titolo, per condurci davvero nel profondo dei loro incubi. Un inizio quasi “blacksabbathiano” (ricordate ...
Tutta la potenza di un power-trio, strumentazione inconsueta e particolarmente “asciutta”, alcuni rifermenti ad un certo (e spesso misconosciuto) dark-rock dei primi anni ’70, Black Widow, High Tide, Atomic Rooster, ma anche ad alcuni lavori dei King Crimson, specie quelli fra il 1973 ed il 1975. Nella loro proposta musicale ... Leggi tutto »
Estate, tempo di tour nelle piazze, negli stadi, all'aperto: i Pooh sono storicamente affezionati a queste situazioni, in cui hanno sempre saputo esprimersi al meglio, ed il doppio album dal vivo, registrato il 27 agosto 2011 al Castello di Este, è un'ennesima, fedele, dimostrazione dello straordinario rapporto fra la ... Leggi tutto »
Sette brani, per una mezz’oretta di musica: una scelta coraggiosa, specie in tempi in cui, spesso, la logorrea, testuale e strumentale, unita ad una certa dose di supponenza da “sarò una rock star”, fa si che il mercato sia… invaso da cd, mp3, come se chiunque, alzatosi al mattino ... Leggi tutto »
Vocal loop, più basso “slappato”, più batteria in due quarti… e, ma solo dopo un po’, una traccia di synth: Chemical Brothers? No, semplicemente l’intro di Chemical Body, la traccia che apre Going to the Next Level, l’album, fresco di uscita, del giovane Simone Vignola. Il bassista, cantante ... Leggi tutto »
Un concerto jazz… sì, ma non il “solito” concerto jazz: dimentichiamoci le atmosfere compassate del teatro, o l’aria immobile della music hall… Qui il registro cambia, e lo si capisce da subito: inizia Miconduco, il brano d’apertura, e di colpo sembra di essere tornati indietro di 30 anni ... Leggi tutto »
Un trio “classico”, decisamente, ed un approccio strumentale altrettanto classico, privo di forzature, senza fronzoli, diretto ed asciutto: il trio di Angelo Lazzeri, forte di una intensa attività dal vivo, non ha certo problemi di interplay. Anzi, per certi versi viaggia con il pilota automatico inserito, se in questo senso ... Leggi tutto »
Fossimo in Inghilterra si parlerebbe certamente di “supergruppo”, l’evento sarebbe stato, probabilmente, pubblicizzato a dovere, le date “live” fioccherebbero numerose. Qui da noi non è esattamente la stessa cosa, ma non fa nulla: occorre però ringraziare l’etichetta Esoteric (inglese),che ha permesso a tre musicisti di livello assoluto di ... Leggi tutto »
Questo è un album che “arriva da lontano”. Già, perché Marcello Capra, ed i suoi compagni di viaggio hanno alle loro spalle una lunga ed importante carriera: parafrasando l’autobiografia di un famoso attore italiano però, forse sarebbe meglio dire “un grande futuro dietro le spalle” - perché di strada, questi signori ... Leggi tutto »
Anche la musica cosiddetta etnica, che per molti versi è già di per sé un’evoluzione della musica comunemente definita “tradizionale”, sposta in avanti i propri orizzonti, si stacca, almeno in parte, dalla strumentazione più consueta, formata per la maggior parte da strumenti acustici, ed inizia a mescolarla con elementi chiaramente ... Leggi tutto »
Partono le prime note di The invention of tradition ed una domanda sorge spontanea: è possibile, ma soprattutto che effetto fa, interpolare una strumentazione tendenzialmente jazz con idee decisamente avanguardistiche (vorremmo dire progressive, ma poi si rischia di essere “di parte)? Già, perché l’approccio degli Hot Tune è decisamente sorprendente, e ... Leggi tutto »